Il ruolo dei codici di autodisciplina

Si è detto che ogni sistema di governo societario si fonda sulle condizioni sociali, economiche, giuridiche e politiche nelle quali opera l’impresa. Alle regole che formano i diversi codici di autodisciplina non è attribuito il compito di incidere sulle scelte degli amministratori ovvero dei manager; esse tendono a evidenziare e minimizzare i rischi connessi alle decisioni imprenditoriali, migliorando le condizioni generali nell’ambito delle quali la direzione dell’impresa opera e gestisce gli affari. In tal senso i codici rappresentano da un lato una necessaria traduzione e presentazione sistematica  delle norme di legge e regolamentari e dall’altro si pongono l’obiettivo di formulare principi di comportamento per le imprese che assicurano un proficuo e corretto rapporto con il mercato. D’altra parte, alle medesime regole è anche riconosciuto il ruolo di alimentare la fiducia degli investitori sull’indipendenza e sulla lealtà del management nei confronti degli azionisti e dell’impresa. Si può altresì aggiungere che talvolta ai codici di autodisciplina (best practice) viene attribuito il ruolo di sopperire alle lacune normative con autonome soluzioni precettive che, pur non risolvendosi in norme vincolanti e obbligatorie, possono
contribuire al miglioramento del diritto dell’economia. Oltretutto, avendo l’obiettivo di realizzare un affidabile ed efficiente sistema di governo societario delle imprese, anche da esso deriva la minimizzazione del costo del capitale in un contesto internazionale di viva competizione per l’accesso ai mercati finanziari. Tuttavia, i codici di autodisciplina, non rappresentano una medicina che guarisce ogni male - però, se uniti a regole più efficaci di prevenzione/sanzione dell’agire in conflitto di interessi, dell’abuso di corporate opportunities, dell’insider trading da parte degli amministratori; inseriti in una disciplina più stringente della trasparenza contabile, con particolare riferimento ai gruppi; rafforzati da regole anche legislative sul controllo interno e sull’accountability dei revisori - possono costituire un ottimo strumento per ricondurre la gestione della public company alle regole di correttezza, che l’etica prima e il diritto hanno posto alla base stessa del capitalismo.

FONTE: Tesi di Laurea di P. Fabozzi, "Corporate governance e creazione di valore: analisi empirica sulle società quotate"

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